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Fiscalità comunale, Rapina imparabile di tributi inventati |
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Girumin |
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In questi giorni si discute accanitamente d'imposte comunali, evocate dall'aborrita IMU e dalla misteriosa TARES. Il governo naviga a vista alternando i progressi di marcia con scatti da gambero. L'ineffabile Cavaliere nella sua campagna elettorale s'era impegnato, nell'eventualità d'una vittoria, ad abolire l'IMU ed a restituire gli importi pagati a tale titolo. Siccome hanno vinto tutti e tre i partiti di massa, sono state lanciate le "Larghe intese" ed il governo che mette insieme cani e gatti s'é sentito imporre l'aut-aut dal sullodato cavaliere: "via l'IMU od elezioni subito"!. Raggiunto faticosissimamente un accordo rabberciato, ma privo del promesso rimborso, tutti hanno cantato vittoria a diversi titoli; ma chi registra una perdita secca sono i cittadini AIRE. Infatti, con l'istituzione dell'IMU - opera P.d.L. - si sono visti riqualificare le case che posseggono in Italia da abitazione primaria a residenza secondaria. Il ragionamento che giustificava la prima qualifica venne capovolto così: l'emigrato AIRE che ha una casa in Italia e la tiene a disposizione propria per rientri saltuari qualifica tale abitazione come primaria: se é emigrato, però, risiede all'estero dove ha la sua abitazione primaria, quindi la casa in Italia é residenza secondaria, per definizione sfitta. Amen! Per lui l'IMU non viene abolita e tutte le tariffe vengono maggiorate, come per tutti gli stranieri che, amando l'Italia, l'hanno eletta a terra di vacanza. Il cittadino AIRE può scegliere tra il chiedere pietà e chiudere bottega; i Comuni hanno pieni poteri se graziare gli stolti che rimangono attaccati alle radici o meglio spennarli perché giudica siano Paperoni. In certe regioni soprattutto meridionali gli AIRE sono persino in numero maggiore dei residenti stabili, in altri sono rari o addirittura assenti: Stato, Regioni e Province delegano i Comuni a sentenziare, promuovendo la più mirabile eterogeneità di soluzioni. Evviva!
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Girumin |
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Cari Amici, come di certo sapete, esiste una benemerita Associazione dei Comuni Italiani (A.C.I., o giu di lì) che è una micidiale LOBBY schierata in difesa degli interessi particolaristici di quelle entità amministrative di terzo o quarto livello, preposte alla gestione/amministrazione diretta del territorio: i COMUNI, che una volta erano soggetti al controllo delle Prefetture, fino a quando un'improvvida riforma costituzionale, intesa a predisporre l'introduzione del federalismo, le rese SOVRANE assolute. Tale sovranità potrebbe essere salutare ed efficiente nel caso di Comuni popolosi, ma vale anche per comunelli di poche decine di abitanti, nei quali la carica di sindaco finisce per essere assegnata ad un semianalfabeta che rischia di scambiare il comune per la propria stalla (senza offesa per tutti i bergamini, stallieri e mandriani). Costui, nel migliore dei casi, governa paternalisticamente e, se non ha il pelo sullo stomaco lungo qualche metro, finisce in balìa delle cricche locali o forestiere. A parte l'ignoranza e l'impreparazione degli eletti, nei comunelli deve prestare la propria opera un SEGRETARIO diplomato e nominato, che percepisce emolumenti la cui entità deve rispettare le tabelle statali degli stipendi, senza tenere conto delle risorse del Comune. Così succede che un comunello di mia conoscenza, con meno di 900 abitanti, retto da una giunta di villici deve pagare circa 70.000 € annui ad un segretario veterano ridotto a "yesman". In questo caso sarebbe imperativo accorpare il comunello ad altri circonvicini a formarne uno grande: ci provò il governo Monti, ma fu zittito. Ora le disposizioni in materia edilizia comprese nel pacchetto "SBLOCCA-ITALIA" propongono più o meno quello che io - Girumin - vado predicando da tempo: la liberazione da oneri urbanistici per tutti i lavori di ristrutturazione, frazionamento ecc... Speriamo che il progetto diventi decreto e poi legge !! Dopo s'inventeranno altri balzelli equivalenti o peggio. Così è.
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