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Com'era la Liguria prima?, SPQI prova a farne la cartina |
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Franco |
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L'amico SPQI si sta cimentando nella realizzazione di una cartina della Liguria che prospetti come potrebbe essere una possibile divisione amministrativa con cantoni (colori diversi) e comuni (toni diversi dello stesso colore) in una Liguria ritornata libera con le sue propaggini francesi e dell'Oltregiogo. Le divisioni sono state studiate in base ai piani di bacino dei torrenti e in base alla carte storiche, per esempio nel Finalese. Sono quindi incluse anche quelle terre liguri che ci sono state sottratte da quella "legera" di Urbano Rattazzi. SPQI mi ha chiesto di rendere disponibile la prima versione del suo lavoro agli utenti del forum, ed è quello che faccio. Una copia della cartina a basa risoluzione è qui in fondo. Per gli interessati a saperne di più o a collaborare per la realizzazione della cartina definitiva fornisco questi due link. consiglio di cliccare di destro e poi selezionare "salva con nome" dal menu di contesto.
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SPQI |
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QUOTE (MacLucky @ Giovedì, 09-Ago-2007, 11:57) | Anche se opto per questi confini, storicamente corretti, bisogna ammettere che quelli odierni sono invece geomorfologicamente corretti |
Non credo, perchè gran parte delle zone montane appartengono al bacino de Po, anche con una Liguria ridotta come quella odierna, tanto vale riprendersi il maltolto, magari con gli interessi: Lancio una provocazione . Messaggio modificato da SPQI il Giovedì, 09-Ago-2007, 13:20
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QUOTE (SPQI @ Mercoledì, 08-Ago-2007, 22:43) | Grazie mille Franco.
Vorrei che tutti commentaste e, visto che scriviamo da diverse parti della Liguria, deste delle dritte per migliorarla.
Le divisioni le ho fatte cartine storiche e piani di bacino alla mano, come ha giàspiegato Franco.
Quelli che Franco ha chiamato comuni, a me piace chiamarli Paxi, dei quali ho indicato il nome (ombreggiato), ovvero da Paxo che deriva da Parlaxo (luogo del parlamento), riunione di più comuni con continuità territoriale e storica e quindi comuni problematiche e interessi.
Il punto rosso indica le capitali dei cantoni:
San Remo-Riviera dei Fiori Albenga-Riviera di Ponente Finale-Finalese Savona-Riviera delle Palme Noli-Noli Ovada-Oltregiogo Occidentale Novi-Oltregiogo Centrale Ottone-Oltregiogo Orientale Genova-Genovesato Chiavari-Tigullio La Spezia-Riviera di Levante
Per chi non l'avesse notata in basso a destra l'Isola di Capraia che ritengo debba tornare (come era) sotto Genova. |
Caro SPQI, non ho ben capito se gli attuali comuni dovrebbero perdere la loro autonomia a vantaggio di quegli aggregati di identico colore (Sabatia, Segesta, Del Carretto etc.). Se così fosse sarebbe difficile spiegarlo agli abitanti, ormai affezionati al proprio autogoverno, corrispondente o meno che sia a un'ideale di plausibilità storica e razionalità.
A me, ad esempio, se abolissi il mio comune inglobandolo a Chiavari, le cugge un pò girerebbero.
Sia come sia, bisogna considerare che per individuare i confini politici tra i comuni del Nord-Italia, ossia le aree su cui una città poteva avanzare pretese nei confronti dei signori feudali e delle rivali, anticamente si considerava la diocesi ecclesiastica.
Oggi in Liguria le diocesi sono: Ventimiglia, Albenga, Savona, Genova, Chiavari e La Spezia. Ad esse si aggiunge quella di Tortona, che ci fa però svalicare in pieno Piemonte. In linea di massima dovrebbero essere questi i cantoni e i capoluoghi, fatti salvi gli attuali municipi.
Per quanto concerne Genova mi piacerebbe si ritornasse alle vecchie suddivisioni condite con un bel pò di autonomia: Voltri, Prà, Pegli, Sestri Ponente, Cornigliano, Sampierdarena etc.
Particolare la condizione di Seborga, che - a quanto si dice da quelle parti - non apparteneva alla Repubblica di Genova.
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QUOTE (SPQI @ Giovedì, 09-Ago-2007, 14:00) | QUOTE (Liguria Nazione @ Giovedì, 09-Ago-2007, 12:38) | e la corsica? |
Sarebbe un sogno, visto anche l'enorme debito che ha lo stato francese con la repubblica di Genova, dopo che Napoleone prese fiumi di soldi con la promessa di non toccare il territorio ligure senza poi rispettare il patto. |
Gente difficile quella corsa. Meglio lasciarla dove sta. Al limite vendiamo loro l'indipendenza e realizziamo una bella plusvalenza per ridurre il rapporto deficit/PIL.
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QUOTE | Caro SPQI, non ho ben capito se gli attuali comuni dovrebbero perdere la loro autonomia a vantaggio di quegli aggregati di identico colore (Sabatia, Segesta, Del Carretto etc.). |
No, sarebbe un po' come la comunità montana attuale ma con un peso maggiore e con costi minori o meglio giustificati, un modo per far pesare di più ogni singolo comune in merito a questioni legate al territorio, alla viabilità, allo sviluppo.
QUOTE | Oggi in Liguria le diocesi sono: Ventimiglia, Albenga, Savona, Genova, Chiavari e La Spezia. Ad esse si aggiunge quella di Tortona, che ci fa però svalicare in pieno Piemonte. In linea di massima dovrebbero essere questi i cantoni e i capoluoghi, fatti salvi gli attuali municipi. |
Bè, potrebbe esser un'idea per migliorare la mappa. Segnalo peraltro . QUOTE | Per quanto concerne Genova mi piacerebbe si ritornasse alle vecchie suddivisioni condite con un bel pò di autonomia: Voltri, Prà, Pegli, Sestri Ponente, Cornigliano, Sampierdarena etc. |
Bè, i comuni sono tutti ridisegnati sulla mappa ed aggregati solo nel senso che esprimevo prima. Genova però, sarebbe forse l'unico caso di città metropolitana, più che di cantone.
QUOTE | Particolare la condizione di Seborga, che - a quanto si dice da quelle parti - non apparteneva alla Repubblica di Genova. |
Sono d'accordo con MacLuky
x GMB Sarebbe bello fare una federazione con una Corsica indipendente.
Messaggio modificato da SPQI il Giovedì, 09-Ago-2007, 20:27
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Franco |
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QUOTE (Liguria Nazione @ Giovedì, 09-Ago-2007, 13:38) | e la corsica? |
Non bisogna dimenticare che la Corsica fu "ceduta" dalla Repubblica di Genova alla Francia. Al di là delle motivazioni della cessione, per il diritto internazionale la cessione è sempre un atto legittimo. La liguria non può vantare legittimi diritti sulla Corsica, se non attraverso la famosa clausola di remissione secondo cui la Liguria si era garantita il diritto di riottenere la Corsica pagando alla Francia le spese sostenute per amministrarla e per ... domarla.
QUOTE (SPQI @ Giovedì, 09-Ago-2007, 16:00) | visto anche l'enorme debito che ha lo stato francese con la repubblica di Genova, dopo che Napoleone prese fiumi di soldi con la promessa di non toccare il territorio ligure senza poi rispettare il patto. |
La cosa citata da SPQI è più complessa di quanto sembri. Io personalmente ho scritto un pezzo per cercare di fare luce su come sarebbero andate le cose. QUOTE (GMB @ Giovedì, 09-Ago-2007, 17:05) | Particolare la condizione di Seborga, che - a quanto si dice da quelle parti - non apparteneva alla Repubblica di Genova. |
La situazione di Seborga non è semplice. Tuttavia quando Napoleone creò la Repubblica Democratica Ligure, tutta la Liguria, compresi i soppressi (da Napoleone!) feudi imperiali ne fecero parte. La restaurazione di Lord Bentinck (26 aprile 1814) non mise in discussione la sovranità su tutti questi territori (il Sacro Romano Impero non esisteva più perché soppresso da Napoleone). Se è così, allora Seborga fece parte della Repubblica restaurata (come ne fecero parte Oneglia e il finalese). Oggi ha o no diritto a stare da sola? Mah...
Io direi di porci il problema quando riavremo la nostra indipendenza...
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QUOTE (SPQI @ Giovedì, 09-Ago-2007, 17:59) | QUOTE | Caro SPQI, non ho ben capito se gli attuali comuni dovrebbero perdere la loro autonomia a vantaggio di quegli aggregati di identico colore (Sabatia, Segesta, Del Carretto etc.). |
No, sarebbe un po' come la comunità montana attuale ma con un peso maggiore e con costi minori o meglio giustificati, un modo per far pesare di più ogni singolo comune in merito a questioni legate al territorio, alla viabilità, allo sviluppo.
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Allora l'avevo letta male. Solo un ultimo appunto: scindere Chiavari da Lavagna, per quanto l'Entella spartisca talune differenze dialettali e per quanto da Lavagna in poi l'influenza della Repubblica di Genova fu minore, è un pò avventato vista la loro interdipendenza. Io li aggregherei in un 'cantone Entella' comprendente Chiavari, Lavagna, Cogorno, Carasco e Leivi. A sostegno della tesi bisogna considerare che nell'immaginario popolare il Tigullio occidentale va da Portofino a Zoagli. Tuttavia taluni sostengono, non senza ragione, che il Monte di Portofino non spartisca il Tigullio dal Genovesato, bensì dia vita a un'area autonoma che comprende, oltre ai suddetti municipi, quelli di Camogli, Recco, Avegno e Uscio, che nella cartina vedo ascritto alla Fontanabuona. Messaggio modificato da GMB il Venerdì, 10-Ago-2007, 08:49
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QUOTE (GMB @ Venerdì, 10-Ago-2007, 07:48) | Solo un ultimo appunto: scindere Chiavari da Lavagna, per quanto l'Entella spartisca talune differenze dialettali e per quanto da Lavagna in poi l'influenza della Repubblica di Genova fu minore, è un pò avventato vista la loro interdipendenza. Io li aggregherei in un 'cantone Entella' comprendente Chiavari, Lavagna, Cogorno, Carasco e Leivi.
A sostegno della tesi bisogna considerare che nell'immaginario popolare il Tigullio occidentale va da Portofino a Zoagli. Tuttavia taluni sostengono, non senza ragione, che il Monte di Portofino non spartisca il Tigullio dal Genovesato, bensì dia vita a un'area autonoma che comprende, oltre ai suddetti municipi, quelli di Camogli, Recco, Avegno e Uscio, che nella cartina vedo ascritto alla Fontanabuona. |
Grazie mille!
E' quello che vorrei che facessero tutti, dare consigli riguardo al territorio nel quale vivono o che conosconno bene.
Confesso che ero indeciso per la zona se scegliere la via "storica" o quella "urbanistica" per così dire, mi metto subito a modificare, poi lo manderò a Franco che lo cambierà nel file in alto.
Pr quanto riguarda il monte di portofino, io lo considererei più uno spartiacque.
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